Ogni volta che devo scegliere quali pietre semipreziose acquistare per impreziosire i gioielli mi trovo in difficoltà. Come si fa a scegliere fra tanti bei sassolini? Cerco di concentrarmi su quelle che hanno una forma funzionale e un buon accostamento di colori con rame, ottone e argento, ma vengo inevitabilmente attratta da tante altre pietre, anche se poi con una lacrimuccia le lascio da parte. Di nuovo, osservando quei minerali, mi accorgo di quanto la natura può sorprendere... e mi sorprende anche il fatto che quelle con cui lavoro io si chiamino pietre "semipreziose", perchè allora quelle preziose che effetto mi farebbero?!
Quando mi occupo della confezione di una mia creazione mi diverto ad aggiungere, tra le altre cose, una breve descrizione delle proprietà della pietra che ho utilizzato, quindi mi sono chiesta "perchè non farlo anche tramite il blog e la pagina facebook?" Sono sicura che tante persone sono incuriosite dai minerali e questa potrebbe anche essere un'indicazione per chi cerca un qualcosa di "mentale" oltre che materiale.
Innanzitutto provo a chiarire cosa intendo per proprietà della pietra: esiste una tecnica chiamata cristalloterapia che aiuta a migliorare il benessere psicofisico attraverso l'utilizzo delle proprietà dei minerali, che vengono rilasciate al contatto con determinati punti del nostro corpo. Come è giusto che sia, alcuni credono fermamente in questa tecnica, altri no; io non la pratico ma credo al fatto che le pietre abbiano delle proprietà e per questo ho preso le informazioni su di esse dalla cristalloterapia. Gli effetti positivi delle pietre agiscono secondo la cristalloterapia sulla sfera emozionale psichica, l'attività mentale, la spiritualità e il corpo. Non mi sento adeguata a descrivere eventuali effetti sul fisico quindi il mio è semplicemente un mix di curiosità che riguardano gli altri campi.
Voglio quindi iniziare a descrivervi brevemente questi minerali, partendo da quelli che ho già utilizzato finora. Parto quindi con...
AMETISTA
Secondo la cristalloterapia, il contatto con l'ametista innalza la ricerca della spiritualità che sta dietro alla materia e agli eventi della vita. Rafforza il senso di giustizia, di onestà e umiltà. Aiuta a placare le paure, i nervosismi e la tristezza e a sognare serenamente.
L'ametista era utilizzata assiduamente dagli antichi Egizi e anche Greci e Romani la utilizzavano, pensando che essa esonerasse dagli effetti dell'alcol. Infatti il suo nome deriva dal greco antico amethystos e significa "colui che non si ubriaca". E' considerata la pietra dei nati nel mese di febbraio.
Si apprende dalla mineralogia che l'ametista è una varietà viola di quarzo. Se esposta frequentemente al sole diventa però gialla - arancio, cambiando anche nome: quarzo citrino. State quindi attenti se avete dell'ametista e ne volete conservare il colore! Non costa uno sproposito semplicemente per il fatto che è ancora facilmente reperibile; al giorno d'oggi i principali siti di estrazione si trovano in alcuni stati del Sudamerica (dove il Brasile ne fa da padrone, come spesso accade in materia di minerali), in Canada, Urali, Madagascar, India e... si, in piccole dosi anche qui in Italia e pensate, è stata trovata anche in provincia di Trento e Bolzano.