Oggi voglio approfondire al conoscenza del materiale che sta alla base delle mie creazioni: il rame. E' un metallo che si trova di frequente sotto forma di lamina o filo ma è molto più difficile imbattersi in un pezzo di rame allo stato grezzo. Forse per questo motivo si ignora il fatto che esso è a tutti gli effetti un minerale che in origine è fatto così:
E' stato comprovato l'utilizzo del rame fin dalle più antiche civiltà, addirittura intorno al 10.000 a.c. Nei millenni è stato lavorato per realizzare manufatti, monili, armi, accessori per rituali religiosi, ancor prima che si iniziasse ad utilizzare l'oro; l'apice dello sfruttamente del rame è avvenuto durante l'età del bronzo (il bronzo era composto da un'alta percentuale di rame più una parte di stagno).
Il rame fu associato in antichità alla dea Venere per via della sua lucentezza e della principale zona estrattiva nonchè presunto luogo di nascita della dea, l'isola di Cipro. Anche in alchimia è associato a Venere, in questo caso il pianeta, sempre a causa della sua lucentezza; il simbolo infatto è lo stesso per entrambi.
Le caratteristiche per cui il rame è così diffuso da sempre, sono la malleabilità, la resistenza alla corrosione, la conducibilità elettrica e quella termica, la possibilità di combinarlo con altri elementi, la batteriostaticità. Al giorno d'oggi il rame è utilizzato in tantissimi settori, con assoluta certezza si può affermare che in ogni casa abbiamo più oggetti contenenti rame.
Anche nel nostro corpo è presente il rame: lo assimiliamo naturalmente tramite cibo e acqua e biologicamente è molto importante per molteplici motivi: metabolismo, attività cerebrale, sistema nervoso, sistema cardiovascolare, antiossidante cellulare. Il rame non è stato collocato tra i materiali tossici o cancerogeni.
I principali siti di estrazione del rame si trovano lungo la cordigliera delle Ande e lungo le montagne rocciose dell'America del nord, nonchè in Indonesia, Australia, Papua Nuova Guinea, Zambia, Canada, Russia, Finlandia. In Italia sono diffuse più miniere di rame, ma tutte molto piccole.
Ma mettiamo da parte storia e mitologia per avvicinarci di più a ciò che più mi interessa, per quanto riguarda la realizzazione di gioielli. Se esposto per anni agli agenti atmosferici, il rame si ossida e sulla sua superficie si forma una patina che assume nel tempo diverse gradazioni di colore, dal marrone scuro a un bellissimo verde - azzurro. Due minerali in particolare, la malachite e l'azzurrite, sono ossidi del rame formatisi naturalmente nel tempo e infatti assumono i colori appena descritti.
Per questo specifico sempre la tipologia di patina che ottengo su un pezzo di metallo: spesso lascio che il rame diventi semplicemente scuro, invece in alcuni dei miei gioielli ho cercato di riprodurre un'ossidazione più spinta, è un processo che si può ottenere in qualche giorno sottoponendo ai fumi dell'ammoniaca un pezo di rame (o di ottone) cosparso di sale. Naturalmente ricopro sempre con della vernice protettiva i pezzi ossidati, come faccio del resto con tutti i miei gioielli. Due esempi di questa lavorazione, una su rame e una su ottone, sono i seguenti: