25 novembre 2013

CRISTALLI E MINERALI ● IL RAME

Oggi voglio approfondire al conoscenza del materiale che sta alla base delle mie creazioni: il rame. E' un metallo che si trova di frequente sotto forma di lamina o filo ma è molto più difficile imbattersi in un pezzo di rame allo stato grezzo. Forse per questo motivo si ignora il fatto che esso è a tutti gli effetti un minerale che in origine è fatto così:


E' stato comprovato l'utilizzo del rame fin dalle più antiche civiltà, addirittura intorno al 10.000 a.c. Nei millenni è stato lavorato per realizzare manufatti, monili, armi, accessori per rituali religiosi, ancor prima che si iniziasse ad utilizzare l'oro; l'apice dello  sfruttamente del rame è avvenuto durante l'età del bronzo (il bronzo era composto da un'alta percentuale di rame più una parte di stagno).

Il rame fu associato in antichità alla dea Venere per via della sua lucentezza e della principale zona estrattiva nonchè presunto luogo di nascita della dea, l'isola di Cipro. Anche in alchimia è associato a Venere, in questo caso il pianeta, sempre a causa della sua lucentezza; il simbolo infatto è lo stesso per entrambi.


Le caratteristiche per cui il rame è così diffuso da sempre, sono la malleabilità, la resistenza alla corrosione, la conducibilità elettrica e quella termica, la possibilità di combinarlo con altri elementi, la batteriostaticità. Al giorno d'oggi il rame è utilizzato in tantissimi settori, con assoluta certezza si può affermare che in ogni casa abbiamo più oggetti contenenti rame.

Anche nel nostro corpo è presente il rame: lo assimiliamo naturalmente tramite cibo e acqua e biologicamente è molto importante per molteplici motivi: metabolismo, attività cerebrale, sistema nervoso, sistema cardiovascolare, antiossidante cellulare. Il rame non è stato collocato tra i materiali tossici o cancerogeni.

I principali siti di estrazione del rame si trovano lungo la cordigliera delle Ande e lungo le montagne rocciose dell'America del nord, nonchè in Indonesia, Australia, Papua Nuova Guinea, Zambia, Canada, Russia, Finlandia. In Italia sono diffuse più miniere di rame, ma tutte molto piccole.

Ma mettiamo da parte storia e mitologia per avvicinarci di più a ciò che più mi interessa, per quanto riguarda la realizzazione di gioielli. Se esposto per anni agli agenti atmosferici, il rame si ossida e sulla sua superficie si forma una patina che assume nel tempo diverse gradazioni di colore, dal marrone scuro a un bellissimo verde - azzurro. Due minerali in particolare, la malachite e l'azzurrite, sono ossidi del rame formatisi naturalmente nel tempo e infatti assumono i colori appena descritti.


Per questo specifico sempre la tipologia di patina che ottengo su un pezzo di metallo: spesso lascio che il rame diventi semplicemente scuro, invece in alcuni dei miei gioielli ho cercato di riprodurre un'ossidazione più spinta, è un processo che si può ottenere in qualche giorno sottoponendo ai fumi dell'ammoniaca un pezo di rame (o di ottone) cosparso di sale. Naturalmente ricopro sempre con della vernice protettiva i pezzi ossidati, come faccio del resto con tutti i miei gioielli. Due esempi di questa lavorazione, una su rame e una su ottone, sono i seguenti:

20 novembre 2013

GOCCE DI RAME

Non potrei scegliere un clima più adatto per presentarvi questo paio di orecchini! Li ho chiamati gocce perchè è proprio questo che dovevano diventare. Due gocce di rame. Li ho ideati qualche mese fa, ne ho realizzato un paio e poi li ho lasciati da parte perchè non ero sicura che sarebbero venuti esattamente come volevo io. Ero certa di voler fare una chiusura a perno per dare un carattere più deciso, ma molto indecisa sulla saldatura quindi mi sono data tempo e ho deciso di aspettare il momento giusto. Ultimamente ho fatto molta pratica perchè sto preparando tante nuove cose per gli imminenti mercatini di Natale a cui parteciperò come espositrice e che si svolgeranno a Cimego, in provincia di Trento, e volendo esporre anche questo paio di orecchini, mi sono obbligata a finirli.

La forma che ho ritagliato sulla lamina è proprio a forma di goccia, leggermente irregolare. L'ho poi sagomata con fuoco e martello dandole un andamento più "panciuto", per renderla il più verosimile possibile ad una goccia. Ho saldato il perno, precedentemente realizzato appallottolando l'estremità di un pezzo di filo con la fiamma (la saldatura a base di argento è visibile), infine ho anticato, lucidato e verniciato con una soluzione protettiva le gocce. A chiudere ho aggiunto una farfallina in argento sterling che non ho realizzato io ma che ho acquistato. Tutto il resto prende forma dalle mie mani (ormai) di muratore!






Ultimamente sono fissata con gocce, nuvole e alberi. Questa forma mi piace molto, è un gioiello un po' spartano, più strano rispetto ai precedenti e le cose strane mi attirano molto :) Questa in realtà sarebbe solo una prova, una base da cui partire con altre idee, infatti ho intenzione di realizzare queste gocce in più versioni. Inoltre alcune nuove goccioline fatte con il filo di argento sono in arrivo, quindi continuate a seguirmi! Qui sul blog e tramite la mia pagina facebook, che aggiorno spesso con tante piccole curiosità.

Ps • Ho ringraziato le 200 e più persone che hanno messo mi piace alla mia pagina su facebook, quindi dico GRAZIE anche a chi visita questo blog! Secondo le statistiche di blogger, shapingmetal.blogspot.com ottiene un buon numero di visualizzazioni ogni giorno e questo mi rende felicissima :)

15 novembre 2013

PUFF PANT

Per chi mi segue solo qui e non anche tramite la mia pagina facebook ecco una carrellata di foto con qualche indizio di cosa sto preparando per il mercatino di Natale di Cimego, in questi giorni di intensissima attività!







Presto vi presenterò ufficialmente ognuno di questi orecchini, collane, spille, segnalibri, anelli e tanti altri!! Qui sul blog oppure con piacere dal vivo, se verrete a trovarmi a Cimego! :)

30 ottobre 2013

CRISTALLI E MINERALI - PRIMA PUNTATA ● AMETISTA

Ogni volta che devo scegliere quali pietre semipreziose acquistare per impreziosire i gioielli mi trovo in difficoltà. Come si fa a scegliere fra tanti bei sassolini? Cerco di concentrarmi su quelle che hanno una forma funzionale e un buon accostamento di colori con rame, ottone e argento, ma vengo inevitabilmente attratta da tante altre pietre, anche se poi con una lacrimuccia le lascio da parte. Di nuovo, osservando quei minerali, mi accorgo di quanto la natura può sorprendere... e mi sorprende anche il fatto che quelle con cui lavoro io si chiamino pietre "semipreziose", perchè allora quelle preziose che effetto mi farebbero?!

Quando mi occupo della confezione di una mia creazione mi diverto ad aggiungere, tra le altre cose, una breve descrizione delle proprietà della pietra che ho utilizzato, quindi mi sono chiesta "perchè non farlo anche tramite il blog e la pagina facebook?" Sono sicura che tante persone sono incuriosite dai minerali e questa potrebbe anche essere un'indicazione per chi cerca un qualcosa di "mentale" oltre che materiale.

Innanzitutto provo a chiarire cosa intendo per proprietà della pietra: esiste una tecnica chiamata cristalloterapia che aiuta a migliorare il benessere psicofisico attraverso l'utilizzo delle proprietà dei minerali, che vengono rilasciate al contatto con determinati punti del nostro corpo. Come è giusto che sia, alcuni credono fermamente in questa tecnica, altri no; io non la pratico ma credo al fatto che le pietre abbiano delle proprietà e per questo ho preso le informazioni su di esse dalla cristalloterapia. Gli effetti positivi delle pietre agiscono secondo la cristalloterapia sulla sfera emozionale psichica, l'attività mentale, la spiritualità e il corpo. Non mi sento adeguata a descrivere eventuali effetti sul fisico quindi il mio è semplicemente un mix di curiosità che riguardano gli altri campi.

Voglio quindi iniziare a descrivervi brevemente questi minerali, partendo da quelli che ho già utilizzato finora. Parto quindi con...


AMETISTA


Secondo la cristalloterapia, il contatto con l'ametista innalza la ricerca della spiritualità che sta dietro alla materia e agli eventi della vita. Rafforza il senso di giustizia, di onestà e umiltà. Aiuta a placare le paure, i nervosismi e la tristezza e a sognare serenamente.
L'ametista era utilizzata assiduamente dagli antichi Egizi e anche Greci e Romani la utilizzavano, pensando che essa esonerasse dagli effetti dell'alcol. Infatti il suo nome deriva dal greco antico amethystos e significa "colui che non si ubriaca". E' considerata la pietra dei nati nel mese di febbraio.
Si apprende dalla mineralogia che l'ametista è una varietà viola di quarzo. Se esposta frequentemente al sole diventa però gialla - arancio, cambiando anche nome: quarzo citrino. State quindi attenti se avete dell'ametista e ne volete conservare il colore! Non costa uno sproposito semplicemente per il fatto che è ancora facilmente reperibile; al giorno d'oggi i principali siti di estrazione si trovano in alcuni stati del Sudamerica (dove il Brasile ne fa da padrone, come spesso accade in materia di minerali), in Canada, Urali, Madagascar, India e... si, in piccole dosi anche qui in Italia e pensate, è stata trovata anche in provincia di Trento e Bolzano.

23 ottobre 2013

COMUNICAZIONE • MERCATINO DI NATALE DI CIMEGO

Comunico che saró presente ai mercatini di Natale di Cimego!! I I giorni sono:
30 novembre - 1, 7, 8, 14, 15, 21, 22, 28, 29 dicembre

È il mio primo mercatino, sono emozionata e super indaffarata e proprio per questo non pubblicheró spesso nuovi lavori. Ma ne sto preparando tanti, quindi continuate a seguirmi perchè aggiorneró comunque la pagina facebook con tante piccole curiosità,e se volete testare le mie creazioni dal vivo vi aspetto a Cimego!!

22 ottobre 2013

AUTUNNO

Se non fosse per il freddo e per la malinconia che accompagna questa stagione, in quanto a colori questo potrebbe essere il periodo più bello dell'anno. Basta guardarsi intorno per rimanere stupiti dalle tonalità che le foglie degli alberi regalano a tutto il paesaggio che ci circonda! Ho voluto nel mio piccolo provare a riprodurre tutto questo, trasformandolo in una collana a tema autunnale, quindi ho scelto tre foglie: acero, noce e gelso. Le ho disegnate, ritagliate, forgiate, rifinite e infine anticate cercando di creare una patina leggera sulle foglie più chiare perchè rame e ottone hanno già di base i colori caldi dell'autunno, e anticando di più l'ultima foglia di rame per farla diventare marrone. Ho poi relizzato il picciolo, ovvero il gambo della foglia, con il filo di metallo provando a dargli un andamento verosimile. Un laccetto di cuoio molto fine, due chips di corniola ed ecco il risultato!
 
 

13 ottobre 2013

EVERY DAY

Qualche volta si ha voglia di indossare un gioiello non troppo appariscente, che dia un tocco in più al nostro "outfit" (come sono fasciooon) ma in modo discreto. Ecco perchè ho pensato ad una serie di catenine colorate da portare tutti i giorni e per tutte le stagioni.

La collana è molto semplice: realizzata con il filo di rame sagomato e martellato, con l'aggiunta di una catena in rame a maglia molto stretta per la parte che appoggia sul retro del collo. Il tutto è impreziosito da chips di pietre semiprezione.

In ordine, così come le vedete nelle foto da sinistra a destra, le pietre sono: avventurina, agata del botswana, ametista e quarzo rosa.

8 ottobre 2013

PENSIERO DEL GIORNO

Ispirarsi a qualcuno è bello e necessario, ispirarsi a qualcosa, per esempio alla natura, è ancora meglio. Materializzare un'idea che proviene dalla nostra mente è bello e gratificante, tanto quanto trovare il proprio metodo di lavoro e il proprio modo di comunicare una passione... e qualcuna di queste cose può essere difficile. Oltrepassare il limite, quindi riportare le stesse frasi, le stesse iniziative, le stesse idee, è facile, molto facile... ma non dura! Per questo penso sempre: ognuno vada per la sua strada! Perchè la creatività fatta per passione e con la voglia di trasmettere è duratura, si possono fare le cose fatte bene o fatte male ma nel mentre si impara tanto e poi finalmente arriva la soddisfazione. Le cose fatte solo per stupire invece poi svaniscono. Use your mind ;)

4 ottobre 2013

DIVERSITA'

Oggi vi parlo di un paio di orecchini per me molto speciale. Li ho disegnati mesi fa ma non li ho mai realizzati perchè non mi sentivo pronta ad affrontare la saldatura. Non vuol dire che io non ci abbia mai provato a saldare, anzi... ho tentato spesso! Prima ho studiato e parecchio perchè non c'è solo da capire la manualità delle cose: la parte probabilmente più difficile è proprio la teoria. Quindi ho capito che per questioni di composizioni chimiche non tutti i materiali hanno bisogno dello stesso saldante, ovvero la sostanza che lega due pezzi insieme. Per esempio per l'argento può essere utilizzato un saldante a base di argento (quella che ho utilizzato in questo caso) ma anche per il rame anche se in questo caso la saldatura si vedrebbe, proprio perchè di colore grigio. In questo caso bisognerebbe camuffare la saldatura oppure mettere da parte l'idea del saldante a base di argento, più facile, e utilizzare quello a base di rame, cosa che ho provato spesso ma che mi mette ancora in difficoltà (ma non demordo, vincerò io). Come se non bastasse, ci sono saldanti che sono dello stesso genere ma sono composti da percentuali diverse di sostanze, forti, medi, soft, quindi indicati per alcuni lavori e per altri no.

Non ho però utilizzato solo la saldatura per produrre questi orecchini, ma anche la fusione. Fondere significa far scorrere il metallo rovente ed è questo che succede quando si mettono a contatto le due estremità di un filo, in questo caso di argento 925, fino a farle diventare l'una la continuità dell'altra, una cosa sola, un cerchio.

Quindi il percorso è stato questo: ho chiuso i cerchietti e l'ovale di filo di argento 925 tramite la fusione, poi ho saldato prima tra di loro i tre cerchi, poi i perni sul retro degli orecchini.

Ecco perchè questi orecchini sono speciali: per me rappresentano un enorme passo avanti in previsione di ciò che potrei realizzare e sapere di aver superato un grosso limite da un'emozione enorme. Ci ho provato tanto e quando stavo per mollare ci sono riuscita, che soddisfazione!!

Sul design posso solo dire che l'idea di realizzare due orecchini simili ma diversi mi divertiva e il fatto che siano così sobri, di un unico materiale e dalle forme molto semplici e lineari, non li rende a mio parere pesanti da vedere, avendo già di base una caratteristica strana come la diversità! Voi che ne pensate? Fatemelo sapere qui o sulla mia pagina facebook :)





30 settembre 2013

PROBLEMI CON IL BLOG

Non so cosa sia successo, ma sono scomparse le immagini di sfondo del blog e l'intestazione :-o
Provvederò al più presto a sistemarle!!!! Sempre se ci riesco... ;-)

ALBERO DELLA VITA

Gli alberi sono meravigliosi, hanno sempre avuto un certo fascino su di me per via della loro forma armoniosa, per i colori che variano da una stagione all'altra, per i suoni che diffondono quando scossi dal vento, per la loro forza e anche per via dei vari significati che gli si possono attribuire. Si tengono ben saldi con le radici mentre i rami cercano di andare sempre più in alto... non potevo non ispirarmi agli alberi! Per questo ciondolo ho scelto la rappresentazione più armoniosa: l'albero della vita. E' un simbolo antico che varia di interpretazione a seconda della religione che in epoche remote lo adottò come uno dei suoi emblemi, ma che in principio ebbe un elemento comune di partenza: la fisicità propria dell'albero, che collegava gli elementi magici del sottosuolo (radici) al regno del divino (rami), sviluppandosi nel regno dell'uomo (tronco).


Ho tre pietre di agata di colori diversi ma non le ho mai usate perchè volevo aspettare l'idea giusta. Quando alla fine è arrivata, osservando l'agata verde con delle sfumature marroncine ho pensato subito ad un albero. La tecnica che ho scelto è il traforo e l'idea di base è molto semplice: vedere attraverso l'intaglio del metallo il colore del soggetto o della sua ambientazione. In questo modo è nato il pensiero di una serie di tre ciondoli, ideati con lo stesso concetto ma di con raffigurazioni diverse. Un'altra caratteristica che ho voluto dare a questi ciondoli è la possibilità di indossarli da entrambi i lati.




In questo caso, la lamina di rame è un pezzo unico studiato per tenere salda la pietra, per avvolgerla da un lato con la figura dell'albero della vita e dall'altro abbracciarla con le sue radici e con una foglia che funge da chiusura, per permettere al ciondolo di essere agganciato al cordoncino di cuoio. Quest'ultimo è ornato con del filo di rame che non è lì per caso, ma per coprire il nodo che ho fatto per concludere il tutto ;-)


Per quanto riguarda il traforo è il mio primo esperimento! La difficoltà maggiore sta nel riuscire a spezzare il minor numero possibile di lame, che sono moooolto sottili, praticamente meno di un mm. A parte questo, credevo fosse una tecnica decisamente più complicata, mentre la parte difficile arriva quando bisogna limare il tutto... una rottura di scatole incredibile! Ma anche questo fa parte del gioco e la soddisfazione finale ripaga dei nervosismi...


Questa è una collana lunga, da portare sopra un maglioncino o una maglietta. Le altre due pietre sono in lavorazione, continuate a seguirmi e presto ve le mostrerò! :)

18 settembre 2013

SIGNORINE E GIOIELLI

Noi donne abbiamo fin da piccole un trasporto verso gli oggetti preziosi e una prova è la richiesta arrivatami quest'estate riguardo la realizzazione di un gioiello. Questo gioiello doveva essere destinato ad una bimba la quale, scorgendo degli orecchini rosa e fiocchettosi realizzati da me qualche tempo fa, decise che avrebbe dovuto averli anche lei.

In realtà, alla fine della storia non ho realizzato per lei un paio di orecchini per paura che potessero rivelarsi pericolosi data la sua età: quattro anni. Ho fatto lo stesso pensiero anche riguardo ad una collana, quindi alla fine ho scelto un braccialetto. Indiscutibilmente nelle tonalità del rosa, con dei fili di rame appallottolati per fermare le chips di ametista, le chips e i tondi di quarzo rosa e la farfallina swarovski, quindi agganciati al laccetto di cotone cerato annodato in modo da poter stringere il braccialetto della misura giusta.

Il risultato è qualcosa di molto semplice e luccicoso e l'idea di una bimbina tutta vanitosa con il suo braccialettino al braccio mi diverte un sacco :)




19 maggio 2013

VENTAGLI


Qualsiasi oggetto, elemento o forma può ispirare la mente di un creativo ed accendere una lampadina nella sua testa, sta a lui elaborare l'idea nata. Nel mio caso, ho trovato l'immagine di un ventaglio molto semplice, e ho iniziato a fantasticare su come avrei potuto ricreare con il metallo qualcosa che richiamasse la sua figura. Ho provato a ragionare tramite tecniche di lavorazione diverse, pensando a diversi colori e anche al tipo di carattere dare al prodotto finale: il risultato ottenuto sono stati due paia di orecchini (di nuovo :-P ), uno dal design più grintoso e l'altro più leggero e fresco. Ma non ho ancora finito, un altro tipo di ventagli è in arrivo... a presto!



7 maggio 2013

OVALI

Ora che è finito l'inverno possiamo vestirci in modo più comodo e così succede anche con i gioielli. Con i giacconi pesanti, le sciarpe e i maglioni si fa fatica ad indossare troppi accessori ma ecco che con l'indossare una maglietta più leggera o una camicetta si pensa subito ad una collana lunga da sfoggiare. Una collana come questa...


Le pietre sono rondelle sfaccettate di acquamarina multicolor, la lamina è patinata e texturizzata lungo i bordi ed ho realizzato la catena con il filo di rame.

3 aprile 2013

TUBI

Fino a poco tempo fa non avrei mai pensato che girovagare tra gli scaffali di negozi per bricolage mi sarebbe piaciuto così tanto. Non ho proprio capito qual'era il loro scopo nel reparto porte, infissi, ecc, ma quando mi sono imbattuta in questi lunghi tubicini di ottone ho pensato che erano perfetti per me! L'idea è nata dopo, volevo creare qualcosa di "penzolante" e dei semplici fili di pietre non mi convincevano molto, quindi ho optato per quel tubo che stava aspettando da un pò di essere sezionato. Ho dovuto creare un aggancio un pò particolare per la monachella, per far sì che tutti e tre i tubi avessero lo stesso gioco di movimento, evitando che quello al centro fosse troppo statico. Inizialmente pensavo fosse un gioco da ragazzi, ma montare il tutto si è rivelato molto complicato! Ma anche questo serve, studiare, sperimentare ed imparare...

11 marzo 2013

SONO TORNATA!

A causa di qualche piccolo acciacco fisico (eh si, ormai i trent'anni sono vicini) nelle ultime due settimane non ho potuto creare e ammetto di averne sentito la mancanza. Ritorno con un paio di orecchini che in tutta sincerità non avevo immaginato così: pensavo di realizzare una spirale e invece mi sono dovuta limitare ad una curva, perché ho scelto una lamina di un eccessivo spessore e non sono riuscita a formare il metallo come volevo. Anche il colore della patina non è come l'avevo programmato dato che ha assunto delle sfumature azzurrine che però non mi dispiacciono perché legano con la crisocolla che è color cielo. Volevo che le curve fossero parallele al viso e non guardassero verso l'esterno, a questo scopo ho orientato le monachelle per dare la direzione che volevo agli orecchini.