Spesso utilizziamo per la creazione dei nostri monili la lamina liscia, così come esce dal negozio. Altrettanto frequentemente proviamo a creare delle texture che possono essere realizzate con diversi metodi, per esempio utilizzando martelli a penna o per cesello, oppure sagomati appositamente per lasciare una serie di impronte sul metallo. Uno strumento utilizzato meno abitualmente è il calore, "un'arma" decisamente efficace per ricavare una decorazione di altrettanta efficacia a livello di impatto visivo: la reticolazione del metallo.
COSA
E' • Reticolando il metallo si mettono in atto dei veri e proprio
movimenti che rimangono poi ben visibili in superficie, molto simili al
movimento delle onde. La reticolazione è quindi un vero e proprio
processio di trasformazione con il fine ultimo di cambiare aspetto alla
lamina.
COME SI FA • Innanzitutto è bene sapere che il procedimento di reticolazione è più o meno complicato a seconda del metallo che si utilizza. Più rame è contenuto nella lega maggior soddisfazione avremo, infatti l'argento sterling è particolarmente indicato perchè composto dal 7,5 % di rame. E'
consigliabile anche utilizzare un pezzo di lamina non eccessivamente
piccolo e di uno spessore tra 0,40 e 1,00 mm, altrimenti si fonderebbe e
non riusciremmo ad ottenere la reticolazione. Questo tutorial vale quindi per l'argento e per il rame. Io ho provato con entrambi e il metallo utilizzato per il tutorial è argento 925. Ma passiamo al dunque...
Preparazione del pezzo • Questa prima fase consiste nel liberato il più possibile dagli ossidi che si formano all'interno e in superficie il nostro pezzo di metallo. Iniziamo scaldando un pezzo di lamina tenendolo sotto la fiamma per qualche minuto (nell'immagine sotto, un pezzo di argento sterling), per poi decaparlo e infine risciacquarlo. Questo fa sì che dalla superficie vengano rimossi gli ossidi in superficie, che si creano dalla reazione con l'ossigeno. Ora si può ricuocere nello stesso modo di prima ma questa volta per un periodo più lungo; in questa fase l'ossigeno ha meno ostacoli sulla superficie esterna del nostro pezzo di metallo e penetra più in profondità, ossidando quindi l'interno della lamina. Ecco perché è necessario decaparlo nuovamente e ancora una volta pulirlo. Ora si può passare alla fase finale.
Reticolazione • A questo punto della lavorazione, si scalda bene la lamina e si inizia un gioco di caldo / freddo, cioè di alternanza della fiamma puntandola un po' sulla lamina e un po' altrove, per creare appunto il movimento desiderato sul metallo. Mentre ci allontaniamo con la fiamma, non facciamo altro che immobilizzare la texture che abbiamo creato dirigendo la fiamma in un determinato punto. Non ci resta che decapare e utilizzare il pezzo come più ci piace!
Questo è il mio pezzo reticolato: come vedete duranto la fusione si è creato un buco. A me piacciono anche questi "errori" e il ciondolo che vedete nell'immagine dell'intestazione, infatti, lo include. E' il mio primo esperimento di reticolazione e sono curiosa di vedere se continuando a provare riuscirò a gestire i movimenti, creando così texture "pilotate" a mio piacimento.
Vi lascio con due video del momento della reticolazione, non sono chiarissimi ma si vede bene il metallo fondere e scorrere in varie direzioni.
E voi gioiellinatrici, avete mai provato a reticolare? Risultati? Fatemi sapere, che ne discutiamo :-)
Buona giornata,
Nadia
Questo è il mio pezzo reticolato: come vedete duranto la fusione si è creato un buco. A me piacciono anche questi "errori" e il ciondolo che vedete nell'immagine dell'intestazione, infatti, lo include. E' il mio primo esperimento di reticolazione e sono curiosa di vedere se continuando a provare riuscirò a gestire i movimenti, creando così texture "pilotate" a mio piacimento.
Vi lascio con due video del momento della reticolazione, non sono chiarissimi ma si vede bene il metallo fondere e scorrere in varie direzioni.
E voi gioiellinatrici, avete mai provato a reticolare? Risultati? Fatemi sapere, che ne discutiamo :-)
Buona giornata,
Nadia